Un romanzo: “Trecento secondi” di Patrizia Fortunato

Come si può raccontare un mondo che si frantuma in trecento secondi netti? Trecento secondi, il tempo di leggere ventuno pagine.

Paolo Mazzini è un uomo come tanti, sposato con tre figli. Ha una famiglia, un lavoro e una vita normali. Una casa, un cane, un grande amore per la montagna e una salda fede in Dio. Una sera torna a casa e la trova vuota. Da lì inizia il suo incubo, che durerà quattro anni. Anzi sette. E tutta la vita. Scoprirà che la moglie lo ha lasciato, portandosi via i loro tre figli. Che ha sporto, con la complicità dei genitori, trentasette denunce contro di lui contenenti accuse gravissime, tra cui quella di aver abusato sessualmente dei propri figli. Inizia così il lungo calvario di Paolo. Tra avvocati, giudici, assistenti sociali e psicologi. Quella di Paolo Mazzini è una storia indelebile. Come indelebile è la cicatrice che gli riga il polso destro. Un romanzo ispirato a cento e più storie sofferte e taciute, storie che non finiscono sulle prime pagine e che, anche per questo, vanno raccontate. “Trecento secondi” è un romanzo coraggioso. Scritto da una donna, per tutte le donne e gli uomini che si sono ritrovati all’inferno. Per tutte le donne e gli uomini che fuggono e poi tornano. Per tutte le donne e gli uomini segnati da una cicatrice indelebile. Su un polso o sul viso o nell’anima. Perché abbiano la forza, sempre, di continuare la salita.

Trecento secondi Romanzo di Patrizia Fortunato
Editore: Falco Editore (30 aprile 2015)
ISBN-10: 8868291215 ISBN-13: 978-8868291211

Scheda sul sito dell’editore: www.falcoeditore.com

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