Manipolazione affettiva

L’alienazione genitoriale può essere meglio compresa se la si inquadra nel contesto più ampio delle tecniche di manipolazione affettiva, che hanno come vittime anche gli adulti.

Cosa dice la dott.ssa Nazare-Aga

La psicoterapeuta francese Isabelle Nazare-Aga ha pubblicato due importanti libri sul tema della manipolazione affettiva:

Ma come opera un manipolatore affettivo?

Ecco 4 modalità trappola o situazioni a rischio che vengono individuate da Isabelle Nazare-Aga:

  • Il partner/la partner critica chi ci circonda – il manipolatore cerca di isolare dalle persone che possono rappresentare un pericolo, un “contro-potere”: medici, psicoterapeuti, amici e alcuni membri della nostra famiglia.
  • seduce la nostra famiglia – il vampiro con cortesia, fascino e savoir faire riesce a conquistare parenti e familiari, così non solo avremo paura di non essere credute, ma finiremo pure con il vergognarci di essere così “lagnose” e si non aver saputo riconoscere il compagno della vita.
  • se è un lui: ci chiede di lasciare il lavoro – rientra tutto nel processo di isolamento e sgretolamento progressivo dell’autostima nel quale ci sta catapultando! Attenzione lo fa per evitare che la fiducia in sè possa essere ripristinata rafforzata nell’ambiente di lavoro, ma anche per paura che si conoscano altre persone che ci levino le fette di salame dagli occhi.
  • se è una lei: ci vuole sempre a casa – non ci impedisce di lavorare, ma ci blocca in casa nei week end con pretesti di lavoretti o altro per averlo sempre a disposizione e rafforzare il proprio potere. Impedisce di avere uscite/ amici o spazi tutti per se. Tutto deve avvenire nell’ambito della coppia.

Anche l’alienazione genitoriale è manipolazione affettiva

Non serve essere un professionista della salute mentale per riconoscere in queste modalità le stesse tecniche manipolatorie adottate dai genitori alienanti nei confronti dei figli per indurli all’odio nei confronti dell’altro genitore. Modalità analoghe inoltre sono quelle normalmente adottate dalle sette. Quindi, l’alienazione genitoriale è solo una manifestazione concreta di un fenomeno psicologico molto noto e di cui nessuno si sogna di mettere in dubbio l’esistenza.

Le abilità manipolatorie sono spesso connesse con personalità psicopatiche. Nel caso particolare dell’alienazione parentale grave, molti studi evidenziano come il genitore manipolatore spesso soffra di disturbi della personalità.

E’ paradossale la grande notorietà che hanno gli studi sulla manipolazione affettiva in certi ambienti del femminismo estremo che classificano la manipolazione affettiva come violenza psicologica e sostengono che siano le donne ad essere le vittime più frequenti (mentre gli uomini sarebbero facilmente portati ad instaurare relazioni tiranniche di dominio psicologico). Se questa teoria fosse vera, ci si dovrebbe aspettare in futuro un grande aumento dei casi di padri che alienano i figli contro le madri e proprio gli ambienti del femminismo radicale dovrebbero prendere molto sul serio il tema dell’alienazione genitoriale e non limitarsi a liquidarlo semplicemente come “invenzione maschilista a danno delle donne”. Ma in effetti è in corso un mutamento anche a livello della percezione di questo fenomeno da parte del movimento femminista radicale. Infatti sono nate descrizioni teoriche finalizzate a dimostrare che sono gli uomini in realtà a manipolare i figli contro le donne (vedi: Teorie dell’alienazione genitoriale di genere).

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