Definizione
Nella proposta originaria di Richard Gardner (1985), la PAS è intesa come “un disturbo che insorge primariamente nel contesto di conflitti sulla custodia dei bambini. La sua principale manifestazione è la campagna denigratoria di un bambino contro un genitore, campagna che non ha giustificazione. Il disordine risulta dalla combinazione di indottrinamento dal genitore alienante e i contributi propri del bambino allo svilimento del genitore alienato”.[1] La sostanza del concetto, seppure con un’etichetta diversa, è ripresa dallo psichiatra forense statunitense William Bernet (n. 1941), per il quale “l’alienazione parentale è una condizione psicologica nella quale un bambino nel corso di un divorzio conflittuale si allea fortemente con un genitore (il genitore preferito) e rifiuta la relazione con l’altro genitore (il genitore alienato) senza giustificazione legittima” (id., 2010: xvii; 3).
Lo stesso Bernet (2010: 3-5) fornisce alcuni chiarimenti terminologici. Nella sua proposta:
- “alienazione parentale” (Parental Alienation) indica appunto “la forte alleanza di un bambino con un genitore e il rifiuto di una relazione con l’altro genitore senza giustificazione legittima”;
- “sindrome di alienazione parentale” (Parental Alienation Syndrome, PAS) è un sottoinsieme dell’alienazione parentale, che si presenta allorquando il rifiuto del bambino di un genitore è attivamente influenzato dall’altro ex-coniuge;[2]
- “disturbo di alienazione parentale” (Parental Alienation Disorder, PAD), indica la situazione relazionale disfunzionale del bambino che sperimenta l’alienazione parentale indipendentemente dal contesto, cioè con o senza intervento manipolatorio di un genitore sul bambino contro l’altro genitore.
Bernet (2008: 356-357) segnala altre definizioni concettuali esistenti nella letteratura scientifica che rimandano comunque alla stessa situazione disfunzionale:
- “alienazione parentale” (parental alienation, senza “sindrome”, Garrity e Baris, 1994: 66);
- “alienazione del figlio” (child alienation, Kelly e Johnston, 2001: 251);
- “allineamento patologico” (pathological alignments, Johnston, 1993);
- “rifiuto di visita” (visitation refusal, Wallerstein e Kelly, 1980);
- “alienazione patologica” (pathological alienation, Warshak, 2003b);
- “genitore nocivo” (toxic parent, Cartwright,1993).
Caratteristiche (Gardner)
Gardner (1992)[3] ha inizialmente individuato nel bambino 8 sintomi caratteristici della PAS, e in seguito (Gardner, 1998)[4] ha identificato altri 4 sintomi (in corsivo nella tabella), per un totale di 12. A seconda dell’intensità dei sintomi la PAS può presentarsi come lieve, moderata o grave.
Caratteristiche | Lieve | Moderata | Severa |
---|---|---|---|
Campagna di denigrazione | minima | moderata | elevata |
Razionalizzazioni deboli, superficiali e assurde per giustificare il biasimo | minima | moderata | multiple razionalizzazioni assurde |
Mancanza di ambivalenza[5] | ambivalenza normale | nessuna ambivalenza | nessuna ambivalenza |
Fenomeno del “pensatore indipendente”[6] | abitualmente assente | presente | presente |
Appoggio automatico al genitore “amato” e alienante nel conflitto genitoriale | minimo | presente | presente |
Assenza di senso di colpa per la crudeltà e/o l’insensibilità verso il genitore alienato | senso di colpa normale | senso di colpa da minimo a assente | senso di colpa assente |
Presenza di scenari presi a prestito[7] | minimi | presenti | presenti |
Estensione dell’ostilità alla famiglia allargata del genitore odiato | minima | presente | elevata, spesso fanatica |
Difficoltà di transizione al momento delle visite | abitualmente assenti | moderate | elevate o incontro impossibile |
Comportamento durante le visite presso il genitore alienato | buono | occasionalmente antagonistico o provocatorio | nessun incontro o comportamento distruttivo ed incessantemente provocatorio durante tutto l’incontro |
Legame con il genitore alienante | solido, sano | solido, da lievemente a moderatamente patologico | gravemente patologico, spesso legame paranoide |
Legame con il genitore alienato (prima che intervenisse il processo di alienazione) | solido, sano o minimamente patologico | solido, sano o minimamente patologico | solido, sano o minimamente patologico |
Caratteristiche (Bernet)
Lo psichiatra William Bernet ha di fatto raccolto l’eredità di Gardner portando avanti le sue ricerche, preferendo però l’uso dell’espressione PAD (invece di PAS) e non vincolando la presenza del disturbo all’attività denigratoria di un genitore. Nella sua proposta di inserimento del PAD nel DSM-5, Bernet (2008)[8] suggerisce un quadro diagnostico che riprende (spesso parola per parola) gli 8 sintomi già descritti da Gardner (1992), tralasciando gli altri 4 proposti successivamente (Gardner, 1998):
Criteri per il Disturbo di alienazione parentale
- A. Il bambino – i cui genitori sono solitamente impegnati in un divorzio altamente conflittuale – si allea fortemente con un genitore e rifiuta persistentemente la relazione con l’altro genitore alienato, senza giustificazione legittima. Il bambino resiste o rifiuta il tempo di visita o di custodia parentela col genitore alienato.
- B. Il bambino manifesta i seguenti comportamenti:
- 1. persistente rifiuto o denigrazione di un genitore che raggiunge il livello di una campagna;
- 2. razionalizzazioni deboli, superficiali e assurde per la critica persistente al genitore rifiutato
- C. Il bambino manifesta due dei sei seguenti atteggiamenti e comportamenti:
- 1. mancanza di ambivalenza;
- 2. fenomeno del pensatore indipendente;
- 3. appoggio automatico a un genitore contro un altro;
- 4. assenza di senso di colpa verso il genitore rifiutato;
- 5. presenza di scenari presi a prestito;
- 6. estensione dell’ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato.
- D. La durata del disturbo è almeno 2 mesi.
- E. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, scolastico, lavorativo o di altre aree importanti.
- F. Il bambino rifiuto di avere visite al genitore rigettato senza legittima giustificazione. Cioè, il disturbo di alienazione parentale non è diagnosticato se il genitore rifiutato maltratta il bambino.
Note
- ↑ Gardner, R.A. (1985). “Recent Trends in Divorce and Custody Litigation”. Academy Forum, 29 (2): 3, cit. da id. (2001). Parental Alienation Syndrome (PAS): Sixteen Years Later”. Academy Forum, 45(1):10-12, online.
- ↑ Nello specifico, per Bernet (2010: 3-5) la PAS è “un concetto più complesso”, che “si riferisce tipicamente a un bambino con alienazione parentale che manifesta alcune o tutte le 8 caratteristiche di comportamento” definite da Gardner (1992). A differenza dell’alienazione parentale, la dicitura PAS “implica l’idea che uno dei genitori influenzi attivamente il bambino nel temere ed evitare l’altro parente”, e sebbene questo accada in molti casi, “non è necessario che ci sia un genitore alienante affinché si verifichi l’alienazione parentale”, ma può verificarsi “semplicemente in contesti di divorzio ad alto conflitto”. “Alienazione parentale e PAS non si riferiscono pertanto a diversi gruppi di bambini. Al contrario, crediamo che i bambini che sperimentano l’alienazione parentale sono quasi esattamente gli stessi bambini che sperimentano la PAS. La seconda è un sottoinsieme della prima”.
- ↑ Gardner, R.A. (1992). The parental alienation syndrome: A guide for mental health and legal professionals. Cresskill (NJ, USA): Creative Therapeutics, Inc.
- ↑ Gardner, R.A. (1998). “Recommendations for Dealing with Parents Who Induce a Parental Alienation Syndrome in Their Children”. Journal of Divorce & Remarriage, 28(3/4): 1-21, online, tr. it..
- ↑ Con ambivalenza si intende la doppia valutazione (positiva e negativa) che solitamente viene fatta di un genitore; la mancanza di ambivalenza implica un genitore visto come totalmente buono e l’altro come totalmente cattivo.
- ↑ Il bambino “pensatore indipendente” ritiene di essere autonomo nella sua valutazione su un genitore.
- ↑ Un bambino riporta parole e situazioni, che di per sè non potrebbe conoscere e che devono essergli state inculcate, per descrivere le colpe del genitore alienato.
- ↑ Bernet, W. (2008). “Parental Alienation Disorder and DSM-V”. The American Journal of Family Therapy, 36 (5): 349–366, abstract, cf. tab. 1.